Penso oggi alla carità... a quanto sia ormai difficile incontrarla nel mondo egoista e cinico in cui viviamo.
E poi... penso a come sia anche più difficile trovare delle persone che sono capaci di esprimerla compiutamente, liberando fino in fondo il suo potere divino.
Infatti... se mi passate il paragone... la carità è un po' come una realtà “tridimensionale”, che solitamente non viene però vissuta anche nel piano della sua "profondità".
Questo accade quando la si concepisce in “verticale” e in “orizzontale”... nel senso che si vive la carità con uno sguardo di fede rivolto "in alto" verso Dio, Fonte dell'amore da donare "in orizzontale" al prossimo... ma non si entra poi nella sua "terza dimensione"... che contempla la capacità di comprendere gli altri e dunque di aiutarli anche nel modo che tra tutti più conta: quello spirituale.
E poi... penso a come sia anche più difficile trovare delle persone che sono capaci di esprimerla compiutamente, liberando fino in fondo il suo potere divino.
Infatti... se mi passate il paragone... la carità è un po' come una realtà “tridimensionale”, che solitamente non viene però vissuta anche nel piano della sua "profondità".
Ebbene sì... aiutare il prossimo sul piano spirituale è la forma più sublime e più potente di Carità... una vera e propria impresa “da Dio”.
Ecco... tra le tante cose che potrei dire a quanti mi chiedono di parlare loro di Swami Roberto, io oggi penso a come sia stato Lui a farmi vedere la carità come io non l'avevo mai conosciuta, ovvero nella sua realtà “tridimensionale”.
Infatti, in Swami ho trovato non "solo" l'esempio di una vita vissuta all'insegna della generosità e della solidarietà concreta verso chi ha bisogno... ma ho anche incontrato l'incarnazione della Carità divina, che in ogni istante mi mostra cosa significa aiutare il prossimo là dove più conta... nello spirito.