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venerdì 27 agosto 2010

Convinzioni... e non convenzioni

C'è una parola assai usata che va presa con le pinze, perché dietro ad un significato palesemente apprezzabile ne cela anche uno molto meno nobile.
Mi riferisco alla “Rispettabilità”... uno status ambito da quanti mirano a costruirsi una posizione sociale che sia appunto rispettata da tutti, quale prova di dirittura morale e quindi di onorabilità.
Come non stimare chi riesce a consolidare una buona reputazione, riconosciuta e generalmente condivisa?
Però, spesso la rispettabilità sociale nasconde un risvolto molto meno edificante, laddove raggiungerla e difenderla significa aderire ad un sistema di convenzioni che impone il “sacrificio” di alcune delle proprie peculiari convinzioni.
Duemila anni fa la società “perbene” preferì il delinquente Barabba al sobillatore "rivoluzionario" Gesù, ed anche oggi coloro che decidono di vivere seguendo le orme del Cristo non riscuotono certo gli applausi della società, anzi... è molto più probabile che incontrino il rifiuto, l'emarginazione, lo sguardo sospettoso di tanti rispettabili benpensanti, infastiditi da chi si mostra privo di deferenza verso i dettami del conformismo.
Non è facile allontanarsi dalle carezze del consenso sociale, costruito il più delle volte su un intreccio di reciproche adulazioni, ma la strada che porta a raggiungere la vera nobiltà d'animo prima o poi mette ogni persona di fronte ad un bivio: quello che si divarica ad indicare da un lato la via della rispettabilità sociale... e dall'altro la via del sincero rispetto della propria coscienza spirituale, che non è di questo mondo.
La vita del Signore Gesù fornisce un esempio assai esplicito: portare nel mondo il messaggio “rivoluzionario” dell'Amore di Dio significa anche uscire dai canoni della rispettabilità, esponendosi alle conseguenti sferzate provenienti dai difensori dello status quo sociale.
Ben lo sanno quei fedeli cristiani-ramirici che non si sono fatti ammaliare dalle "sirene" della rispettabilità sociale e, abbracciando Anima Universale, hanno sperimentato come il cammino della nostra Chiesa richieda convinzioni... e non convenzioni.