martedì 7 settembre 2010

Swami Roberto ha portato nella nostra vita...

(Commento di Lara al post: "Convinzioni... e non convenzioni")

Ciao Ramia Massimo,
mi viene in mente una storiella Zen riguardo alla rispettabilità sociale e a quella morale, che dice che un governatore del Giappone, amico dello Shogun, carico di titoli nobiliari va in pompa magna assieme al suo seguito di samurai da un insegnante Zen, che con la sua saggezza donava consigli a chi ne aveva bisogno e, rilasciando un elegantissimo biglietto da visita al monaco che lo assisteva, chiede di essere ricevuto.
L'insegnante legge il biglietto da visita e si rifiuta di accoglierlo.
Dopo un primo momento di smarrimento e di rabbia il governatore cancella tutti i titoli che accompagnano il suo nome sul biglietto, lo ridà al monaco e l'insegnante questa volta lo riceve con gioia.
"Ho rinunciato alle inutili sciocchezze", dice la morale della storiella, "al mio io, e sono diventato Eterno".
E S. Agostino dice: "Vuoi vivere da cristiano? Vuoi seguire le vestigia del tuo Signore? Se ti è rinfacciato e ti vergogni, vergognandoti le abbandoni: hai perduto la via[...]. [...]Perciò, se vuoi camminare per la via del Signore, spera in Dio anche al cospetto degli uomini, cioè non vergognarti della tua speranza. Come vive nel tuo cuore, così abiti sulla tua bocca...", ed è questa, è vero, una difficoltà dei ramirici, il confrontarsi con le reazioni che la testimonianza provoca.
In quanto ramirici, vorremmo che tanti, in maggior numero possibile, ricevessero quel miracoloso "colpo in testa" che abbiamo ricevuto noi, che ha fatto crollare paure, ansie, insicurezze, incredulità, tabù, che ci ha scaricato del macigno dei tormenti che ci portavamo nel cuore, e l'amarezza nel constatare l'indifferenza o, nel peggior dei casi, la condanna negli occhi di chi ti ascolta, è tanta.
E ti fermi un attimo sotto il peso di questa tristezza, ma poi senti una forza che ti attira, come una calamita, davanti a te, è Gesù Cristo, nella Luce, con le braccia aperte, il Cristo che Swami Roberto ha portato nella nostra vita e soprattutto che ci ha fatto scoprire dentro di noi, che ci dice:
"Vieni, vieni verso di me, io sono qua, non dare ascolto all'amarezza che ti vorrebbe togliere quella gemma preziosa che hai trovato in te e che tanta felicità, sicurezza, calore e amore ti dona, l'Unicità di Cristo. Metti ai miei piedi il loro fastidio e la loro indifferenza, non te ne curare, sono qui per questo. Guarda Me e seguiMi" e tutto torna a splendere della Luce e della Forza del Cristo.
Grazie Swami Roberto.
Per concludere credo che per qualunque ramirico le difficoltà della testimonianza sono niente in confronto a quelle che erano presenti nella sua vita prima dell'incontro con Swami.
Quando giravo confusa e smarrita in cerca di neanche io sapevo bene cosa, ma era un bisogno forte quello che sentivo, e poi sono arrivata ad Anima Universale e mi è sembrato di aver finalmente trovato quell'Isola che non c'è di cui parla anche Edoardo Bennato nella sua canzone, in cui alla fine dice: "E ti prendono in giro se continui a cercarla,/ma tu non darti per vinto perché,/ chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle/ forse è ancora più pazzo di te."...
Buona giornata,

            Lara