
Volendo descriverla... la si potrebbe definire come la “memoria del cuore”, caratteristica di quanti sanno essere indelebilmente riconoscenti per il bene ricevuto.
Mi riferisco evidentemente alla gratitudine, una "perla rara" totalmente sconosciuta a quei seguaci dell'egoismo che, magari, possono anche ricordarsi tutto cerebralmente... ma sono affetti da una clamorosa smemoratezza nel cuore, e così si "dimenticano" di essere grati per ciò che ricevono nella loro vita.
Sono questi i “vuoti di memoria” peggiori, perché l'oblio che intacca i cuori fa molto più male di quello che colpisce i cervelli.

con tutto il cuore.
Lui ricambierà la tua gratitudine
con abbondanza.
Fai la prova,
e vedrai meraviglie! »
(Swami Roberto)