lunedì 30 aprile 2012

Gli ultimi saranno i primi

Le radici della parola “umile” provengono etimologicamente dal latino humilis (der. di humus, terra), un termine che per lunghi secoli nell'antichità è stato usato unicamente in senso spregiativo a designare le persone “poco elevate da terra”, ovvero di “bassa condizione”, di “sentimenti scarsamente elevati”, di “misero valore”.
L'avvento della Buona Novella evangelica stravolse questo significato decretando il “primato” morale dei miti, degli umili e dei pacifici... sugli aggressivi, sui superbi e sui violenti.
"Se qualcuno vuol essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti" (Mc 9,35), diceva Gesù ai dodici che discutevano su chi tra di loro fosse il più grande, e fu proprio questo sconvolgimento del concetto di grandezza che nobilitò la parola umiltà, facendola assurgere al rango di virtù cristiana.
All'epoca si trattò di un messaggio rivoluzionario... e tutt'oggi continua ad esserlo, visto che l'ego umano è riluttante a servire ed anzi... vuole essere servito e riverito.
Eppure, per chi vuole essere cristiano il messaggio del Vangelo non lascia scampo: la vera forza è quella di servire... per amore.

« Su questa terra, la Via più breve per la Realizzazione
è diventare il servo degli ultimi.
BEATO chi può e vuole comprendere.»

            (Swami Roberto)