martedì 4 giugno 2013

Autografo

Se immaginate di inviare al Padre Eterno una e-mail per chiederGli quali sono i requisiti per essere suoi buoni fedeli... e poi immaginate che Lui vi risponda... allora potete "prevedere" anche una delle Sue prioritarie indicazioni: "Accetta di essere mio alleato".
Infatti, l'Alleanza stipulata da Dio con l'umanità è la storia raccontata dalle Sacre Scritture ebraico-cristiane, a partire dalla "firma" soprannaturale dell'arcobaleno che compare in cielo alla fine del diluvio per sancire la Promessa divina che coinvolge "ogni essere vivente", compresi gli animali (Gn 9,9-10).

Leinì, 02.06.13: Il cielo sopra il Tempio...
dopo il darshan di Swami Roberto
Nella successiva "puntata" caratterizzata dalla chiamata di Abramo, Dio aggiorna i contenuti della Sua Promessa introducendo la novità del sacrificio, che da allora diventa il nuovo segno distintivo di un accordo nel quale l'essere umano partecipa attivamente all'Alleanza, mediante la risposta della Fede.
Però, la richiesta dell'Eterno Padre è "scandalosa": Abramo deve sacrificare addirittura Isacco, l'amatissimo figlio, cioè la sua unica possibilità di avere una discendenza... per cui la Volontà divina appare "insensata".
Eppure, il Patriarca ebraico da' una risposta di Fede sofferta e memorabile, portatrice di un messaggio che si riverbera ancora oggi nel presente di ogni credente ed è preludio di un epilogo “da batticuore” nel quale l'angelo del Signore interviene dicendo "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio" (Gen 22, 2-13).
Ci troviamo al centro dell'Antico Testamento, e la Fede di Abramo viene premiata da un intervento divino che suona assai "familiare" ai cristiani-ramirici:
“Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio”.
Così, il momento nevralgico della reintegrazione di Isacco alla vita, che la teologia cristiana assume a simbolo della resurrezione di Cristo... si completa con l'Ariete inviato dal cielo, che diventa a sua volta simbolo dell'intervento provvidenziale di Dio.

Nel prosieguo della storia, è ancora l'ariete ad essere protagonista:
La discendenza di Abramo approda al Sinai... là dove "Un suono fortissimo di corno” di ariete (Es 19, 16) è  la "colonna sonora" che accompagna Mosè a ricevere da Dio la Rivelazione delle Tavole della Legge...
Poi, discendendo dal Monte Sacro il profeta ha sulla fronte dei raggi, espressi dal verbo ebraico “qāran”, derivato da qeren, che oltre a “raggi” significa anche “corno" di ariete (così scrive l'edizione Vulgata della Bibbia: “il suo viso aveva corna”)... e questo è lo specifico significato che ha ispirato numerose opere di arte sacra raffiguranti Mosè con due giovani corna di ariete sulla fronte.

Dopo un bel po' di secoli... con la nascita di Gesù-Cristo nasce la "Nuova Alleanza": il Verbo si fa carne diventando Lui stesso vittima sacrificale, Agnello-divino che si immola quale garante definitivo del Patto di Dio per la salvezza dell'umanità.
Proprio nella "Legge nuova" dell'Amore costituita dal messaggio del Signore Gesù, trovano realizzazione le parole con cui il profeta Geremia aveva preannunciato la Promessa che Iahvè avrebbe rinnovato con il suo popolo (Ger 31,31-34)"Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore".
Infatti, grazie al Verbo fattosi carne la Legge mosaica avrebbe dovuto cessare di essere solamente un codice "esteriore", per diventare un'ispirazione capace di toccare il “cuore” dell'essere umano, stimolandolo a conoscere Dio nell'intimità della sua coscienza.
Avrebbe dovuto... ma invece... ... ...

Io mi sono chiesto: nei duemila anni successivi alla Nuova Alleanza sancita dall'Agnello-Gesù, in che misura il popolo dei cristiani è rimasto fedele a questo rinnovo del Patto di Amore divino?
In altre parole: per i cristiani di oggi, in che misura l'Amore di Dio vissuto in coscienza sostituisce un'applicazione soltanto esteriore della legge?
Beh... di certo non voglio mettermi al posto dei fedeli delle varie chiese cristiane: ognuno si darà la sua risposta.
Per quanto mi riguarda, io smisi di frequentare la parrocchia del paese della mia infanzia proprio perché avevo conosciuto una dottrina cattolica fatta di dogmi e precetti che avevano "pietrificato" le Parole di Gesù, tenendole lontane dal mio cuore.

Penso oggi alla mia Chiesa, Anima Universale, e penso all'ariete disceso dal cielo che ho provvidenzialmente incontrato nella mia vita... nella persona del mio Maestro.
Parafrasando le parole del profeta Geremia, penso poi al fatto che Swami Roberto "ha posto la legge nel mio animo, l'ha scritta nel mio cuore"... perché con la Rivelazione divina dei suoi insegnamenti Lui ha nuovamente vivificato il Comandamento dell'Amore di Cristo.
Senonché... pensando alla Rivelazione del Pensiero spirituale ramirico che Swami ha portato nella mia vita, mi torna in mente l'immagine di Mosè, e precisamente il momento in cui il Profeta ebraico prima sale sul Sinai (un nome che significa “monte della luna”) avvolto dal suono del corno dell'ariete... e poi ne discende con le corna di ariete sulla fronte, per portare la Rivelazione divina al popolo.

Seguendo queste tracce bibliche lasciate dall'ariete... mi ritrovo a pensare al fatto che anche l'ariete-Swami Roberto è salito sul “monte della luna”!
Si tratta della "montagna celeste" che il satellite della terra scalò per raggiungere la sua pienezza nel primo plenilunio di primavera del 1963, il 9 aprile, il giorno in cui il mio Maestro entrò nel tempo dell'umanità.
Proprio da questo "Sinai celeste" costituito dalla luna piena della sua nascita, avvenuta sotto il cielo dell'ariete, Swami discese in mezzo al popolo ramirico con la Rivelazione divina del suo Pensiero spirituale... ed è per questo che io oggi posso guardare a quel giorno benedetto come al "Sinai" dei cristiani ramirici... che riecheggia il Sinai di Mosè nonché il "Sinai" delle Beatitudini evangeliche (Mt.5,1)...
In trasparenza... questo Monte Sacro mi mostra ora il sacrificio dell'agnello-Isacco completarsi con l'Ariete inviato dal Cielo... nonché, in parallelo, l'immolazione salvifica dell'Agnello-Cristo che si attualizza nella mia vita attraverso il Verbo divino incarnato nell'Ariete-Swami Roberto.

Adesso, le "orecchie" della mia Fede risuonano della Voce del mio Maestro, ed in Essa riconosco quel Sacro Suono dell'Alleanza che ieri usciva dal corno dell'Ariete... ed oggi esce dalla sua bocca di Ariete divino, "vivo e vegeto" davanti a me.
Grazie a Lui... la Legge cristica dell'Amore non resta più una lettera morta scolpita nei codici morali di una dottrina religiosa pietrificata, ma si imprime nella mia viva coscienza.
Così, io posso ora "gustare" la mia Chiesa, Anima Universale, come il frutto presente della Nuova Alleanza... sancita dal mistero pasquale del Cristo Gesù ed oggi “rinfrescata” dalla firma di Amore che Swami Roberto ha apposto con la sua incarnazione.

La fede della mia anima universale è l'autografo che io pongo sull'Alleanza oggi rinnovata... affinché non rimanga un Impegno unilaterale di Dio.
Questa è la vita del mio spirito.
Om Aries Dei, Om.



Puntata successiva: Allunaggio ramirico

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