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mercoledì 14 maggio 2014

Le braccia levate al cielo

Uno degli aspetti della mia vita religiosa è quello di essere ogni giorno a contatto con la sofferenza e le difficoltà di tante persone che chiedono l'intervento spirituale di Swami Roberto per ricevere un aiuto nelle loro necessità.
Ad alcune di loro, mi trovo a volte a dover ricordare l'importanza di bussare con fede alla porta di Dio anche attraverso la preghiera, una pratica fondamentale che non di rado gli impegni e le frenesie della quotidianità portano a trascurare.

Ma... così come i rami devono restare attaccati al tronco per continuare a ricevere la linfa vitale... allo stesso modo... solo restando attaccati al grande "albero" della sacralità mediante la perseveranza nella preghiera, è possibile ricevere quel vigore e quel nutrimento che permettono di affrontare fruttuosamente le varie situazioni dell'esistenza.

Oggi, mentre sto pensando all'importanza di riuscire quotidianamente a trovare un po' di tempo per distogliere lo sguardo dalle vicende mondane e per levarlo verso la dimensione di Dio... mi viene in mente l'immagine di  Mosè che, quando gli Amaleciti ostacolavano la marcia del suo popolo verso la Terra Promessa, favoriva la vittoria con le sue braccia distese verso il cielo... e quando era stanco “Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani” (Es.17,12).
In fondo... anche nel nostro presente... ogni credente che voglia entrare nella pace e nell'abbondanza della sua personale “terra promessa” si trova a fare i conti con dei "nemici" costituiti da svariati problemi che, come gli Amaleciti di allora, possono essere sconfitti con le braccia levate al cielo in preghiera.

Ecco perché, guardando il nuovo libro della Missione dell'Uno appoggiato sullo scrittoio davanti a me, io penso alle persone che hanno capito l'importanza della preghiera e... da casa propria, negli orari stabiliti... sono parte di questa grande unione energetica, una vera e propria catena di amore, dalla quale traggono la “linfa vitale” per le necessità della loro vita.
Ebbene sì... grazie anche a questa perla che Swami Roberto dopo quindici anni ha rinnovato con delle preghiere ancora più potenti... noi sappiamo come fare per essere dei rami protesi verso il Cielo di Dio.








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