Il "corto circuito" linguistico è evidente, come sono evidenti i problemi che ne conseguono... tra i quali c'è anche la triste realtà formata da troppi esseri umani che relegano gli animali ad un ruolo meramente servile delle loro emozioni egoistiche, "confortati" tra l'altro da quelle dottrine cristiane che... purtroppo... "spiegano" come gli animali non abbiano un'individualità spirituale.
Ahimè... prima queste dottrine fondano la loro autorità sulle Scritture... ma poi, senza batter ciglio, ignorano alcuni passaggi della Bibbia che “suggerirebbero” una revisione delle loro teorie sugli animali.
Per esempio, adesso a me vengono in mente alcuni versetti che si trovano già nelle prime pagine della Genesi, nei quali Dio dice: “Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi; con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca.” (Gen.9, 9-10).
In questo passo Dio riconosce agli animali la dignità di essere, al pari degli uomini, destinatari della sua Alleanza e dunque, visto che l'Eterno non l'ha mai revocata, non c'è alcun cristiano che possa permettersi di non tenerne conto.
Poi... è sempre nel rispetto di questo principio biblico che, tanto per fare un altro esempio significativo, durante il Sabato ebraico (lo Shabbat) non solo gli esseri umani... ma anche gli animali non lavorano... diventando anch'essi parte del culto a Dio.
Per non parlare poi... sempre scorrendo la Bibbia... delle volte in cui sono proprio gli animali che, al posto degli uomini, diventano gli interlocutori privilegiati di Dio... come ci ricorda il celebre passo in cui un'asina è docile ricettore di una direttiva divina che un ottuso profeta umano, Balaam, non aveva orecchie capaci di ascoltare (Num. 22-24).
In ogni caso, nell'ottica di restituire ai nostri fratelli animali quanto di loro competenza, l'excursus biblico non è l'unica via percorribile ed anzi... uscendo dal Libro biblico ed entrando nel “libro sacro” della vita... il messaggio della realtà è per certi versi ancora più eloquente:
Io penso infatti che bisogna essere degli umani parecchio inumani... per non accorgersi della bellezza dell'anima albergata negli animali... domestici e non... che con la loro semplice purezza riempiono di calore le nostre vite.
Per quanto mi riguarda... anche su questo argomento è stato per me assai “salutare” il fatto di poter incontrare la mia Chiesa, Anima Universale, il cui pensiero... oltre ad essere in armonia con ciò che il mio cuore già sapeva grazie all'esperienza vissuta... ha anche innestato in me nuovi elementi di consapevolezza, grazie ai quali oggi posso riconoscere appieno la dignità dei nostri fratelli animali in quanto esseri spirituali.
Poi, a proposito del fatto che gli esseri viventi dei tre regni minerale, vegetale ed animale rientrano nell'unico piano di salvezza stabilito da Dio... devo anche confessarvi che il mio incontro con la realtà di Anima Universale ha stravolto alcuni canoni che fino ad allora mi ero costruito.
In particolare, non potevo certo immaginare quello che poi ho scoperto, trovandomi sovente ad essere spettatore dello specialissimo rapporto che Swami Roberto intrattiene con le piante e con i fiori... con i quali Lui parla come parla con noi esseri umani, facendo peraltro molta meno fatica a farsi comprendere
Adesso... come faccio spesso durante la mia quotidianità... mi tuffo per qualche momento nelle pagine web di photos by Swami, e mi lascio cullare da qualcuna delle "note" celestiali che compongono il dialogo del Maestro con la natura...
«I fiori sono i meravigliosi sorrisi di Dio, che gli Angeli spargono qua e là sulla terra, per allietare gli animi di chi li sa ammirare.» (Swami Roberto) |
«Gesù Cristo è stato crocifisso dai peccati degli uomini, mentre i nostri fratelli animali non lo hanno mai fatto soffrire, poiché sono privi di peccato fin dall’origine.» (Swami Roberto) |
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