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giovedì 10 luglio 2014

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Facendomi "un giro" sulla bacheca facebook di ramia Riccardo, ho trovato il post e i commenti che vedete qui a lato... e la prima cosa che mi è venuta in mente, è stata una memorabile affermazione dell'antico apologista cristiano Tertulliano:
Questo insigne pensatore, che fu il primo teologo sistematico di lingua latina, a proposito della dottrina cristiana della resurrezione del corpo affermava che a risorgere sarà «questa carne, soffusa di sangue, strutturata di ossa, intessuta di nervi, intrecciata di vene»... e poi concludeva dicendo «bisogna crederci, perché è assurdo!».

Al di là del fatto che sull'argomento "resurrezione del corpo" la teologia cattolica ha poi prodotto, nel corso della sua evoluzione storica, svariate posizioni con relativi "aggiustamenti"... il nucleo di fondo di questa dottrina rimane, come diceva Tertulliano, il principio dell' "assurdo"... cioè di un'idea che può essere accolta per fede, e non per intelligenza razionale...
Tant'è vero che, come ha ricordato ramia Riccardo nei punti che ho qui evidenziato in giallo, riguardo alla questione "resurrezione dei morti" Paolo di Tarso è stato deriso e tacciato di ciarlataneria dai rappresentanti della sapienza greca, cioè dal fior fiore dell'intelligenza umana.

Per conseguenza... un odierno "erede" religioso di Paolo di Tarso, com'è il prete di cui si parla nel post, nel momento in cui tira in ballo l'intelligenza per denigrare chi crede nella reincarnazione... dimostra semplicemente di non conoscere l'abc della sua religione o magari... perché no... dimostra di avere esteso il "principio dell'assurdo" di cui vi ho appena parlato, evitando di lasciarlo ristretto all'argomento "resurrezione dei morti" e facendolo invece diventare parte integrante della totalità delle sue opinioni.

Visto però che parliamo di intelligenza... è interessante osservare che, tanto per fare un esempio, l'indiscutibile intelligenza del celebre pensatore cristiano Origene (considerato, all'epoca in cui visse, la più eccelsa delle menti cristiane), formulò una dottrina "reincarnazionista" che solo molto tempo dopo la sua morte venne messa in discussione... e, fra l'altro, in un modo assai controverso, tant'è vero che la comunità degli studiosi è ancora oggi in profondo disaccordo sulla circostanza che l'"origenismo" sia stato effettivamente condannato nel Concilio di Costantinopoli del 553 d.C.

Volendo poi restare in tempi più recenti, usando almeno un po' l'intelligenza ci si può interessare alla posizione di alcuni fra i maggiori teologi dello scorso secolo sull'argomento "cristianesimo e reincarnazione", potendo così constatare, per esempio, quanto è stato riportato qualche anno fa dal bimestrale cattolico di divulgazione teologica "Credere oggi", in un articolo intitolato "la posizione di alcuni teologi sul tema della reincarnazione":
Si passa dalla posizione di J. Hick "Reincarnazione: una complessa credenza, di per sé ipotizzabile"...
a quella di K. Rahner "Reincarnazione: una dottrina tollerabile nella sua versione «moderata»"...
a quella di H.Kung: "Reincarnazione: un’alternativa che può interessare l’uomo in profondità"...
L'ultima posizione esaminata è quella di H.U.von Balthasar "Reincarnazione: un’ipotesi che esclude la grazia della croce", che si riferisce al caso specifico della dottrina steineriana della metempsicosi.
L'autore dell'articolo, Ancona Giovanni, professore incaricato nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, osserva peraltro che "L’ipotesi in questione, secondo von Balthasar, non può venire confutata unicamente sulla base degli argomenti antropologici e teologici della Scrittura e della tradizione cristiana. La rivelazione, infatti, non mira alla spiegazione universale di tutti i misteri di Dio e del mondo; essa ha come fine la conduzione degli uomini alla salvezza".

Dunque, basta un click con il mouse per rendersi conto che l'intelligenza teologica si occupa del concetto di reincarnazione... eccome!... e, oltretutto, lo fa pur senza aver avuto l'opportunità di conoscere i peculiari insegnamenti di Swami Roberto sull'argomento... altrimenti... e questa ovviamente è solo una mia personalissima convinzione... i sopracitati teologi avrebbero potuto calibrare ancora meglio le loro osservazioni, uscendo da alcune delle "zone d'ombra" rimaste nelle loro elaborazioni razionali.

In ogni caso, tornando adesso al prete nominato nei commenti al post di ramia Riccardo, è evidente che lui non conosce queste posizioni teologiche o... magari... visto che in ambito religioso le dottrine reincarnazioniste sono numerose e diversificate, ne ha in mente qualcuna di particolarmente assurda...

Di certo, non ha neanche la minima idea di ciò che sulla reincarnazione insegna il pensiero spirituale di Anima Universale.
Però, non bisogna neanche stupirsi che, dal suo pulpito, lui parli senza sapere... perché è logicamente normale che... un "agente dello status quo", come lo chiamerebbe Stephen King, "ragioni" così.
Infatti, l' "intelligenza" coltivata dal sistema della censura è proprio quella di eliminare sul nascere... il "pericolo" che si pensi troppo.
Probabilmente, è proprio in questo senso che il prete in questione sa dare il meglio di sé.









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