martedì 5 maggio 2015

Karmicamente...

Oggi ho reincontrato la signora di cui vi parlai qualche tempo fa nell'articolo “occhi sbarrati”.
Dopo essersi informata un po' di più sul pensiero spirituale di Anima Universale, mi ha espresso alcuni suoi interrogativi in relazione al nostro concetto cristiano di karma... iniziando all'incirca così:
“Dopo ciò che lei mi ha detto l'altra volta, ho cercato nei Vangeli ma non ho trovato altri passaggi che parlassero del principio di "causa-effetto" nella forma in cui ne parlate voi... come espressione della Misericordia di Dio che dà ad ogni persona la possibilità di rimediare ai propri errori e limiti”.
Nel breve dialogo che ne è seguito, ho cominciato con il ricordare alla mia interlocutrice alcuni aspetti generali di cui tener conto, a partire dal fatto che ci sono dei concetti cardine della tradizione cristiana che non sono espressi chiaramente nei Vangeli, come per esempio quel rapporto trinitario tra Padre, Figlio e Spirito Santo che ha originato discussioni teologiche continuate per secoli.
Poi, dopo averle ricordato che i testi originali hanno subìto anche svariate modifiche ed errate traduzioni... ho iniziato a parlarle di una frase di Giovanni che per molto tempo è stata tradotta in modo impreciso e che, in relazione al nostro argomento, contiene una “chiave” molto importante.
Qui di seguito, riporto un “estratto” di quanto le ho spiegato, così chi di voi ha letto la "prima puntata"... trova anche questo aggiornamento:

Dice Gesù: “Io sono la vera vite e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie [in greco “airei”], e ogni tralcio che porta frutto lo pota [kathairei], perché porti maggior frutto” (Gv.15,1-2).
Fino a poco tempo fa questa comune traduzione del secondo dei due verbi evidenziati lasciava intendere l'azione unilaterale del Padre che pota anche i "fedeli-tralci" che già “portano frutto”.
In realtà l'evangelista ha usato un gioco di parole tra il primo verbo greco “airei”, cioè "togliere"... ed il secondo “kathairei”, cioè "purificare"... che ha tutt'altro significato.
A differenza della potatura, l'iniziativa divina di purificazione ammette infatti il fondamentale coinvolgimento della libertà umana... creando così uno spazio concettuale dove trova posto anche il concetto di “karma” contemplato nella teologia di Anima Universale:
Nel nostro pensiero spirituale il Padre “purifica” i "tralci" che, restando uniti a Cristo, possono dare ancora più frutto... concedendo loro la possibilità di maturare spiritualmente attraverso delle “prove” esistenziali che sono "karmiche" perché commisurate ad ogni individuale libertà-necessità.
E' questo il "succo" del concetto di karma-purificazione che il pensiero spirituale di Anima Universale insegna, intendendo quindi il karma stesso non in un senso esclusivamente “punitivo” come molti pensano, soprattutto in Oriente... bensì in un senso “didattico”, propedeutico a quelle prese di coscienza che permettono di “portare maggior frutto” nell'amore.
Queste "lezioni divine", costituite dalle prove che siamo chiamati ad affrontare nella nostra vita, sono per noi delle opportunità "catartiche" (dal latino "cathartĭcus", derivato dal greco "kátharsis"), cioè interiormente purificatrici, ed è in questo modo che si attua quell'intervento misericordioso di Dio definito dall'evangelista con il verbo kathairei... anticipatore del concetto cristiano-ramirico di karma
Si tratta, oltretutto, di un concetto spirituale che ben prima del Vangelo ritroviamo anche nell'Antico Testamento, in passaggi quali “Il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto” (Prv 3,12)... o anche...  “Tu (Dio) provasti gli uni come un padre che corregge” (Sap 11,10).
Poi, in tema di citazioni, concludo "in bellezza" con un passaggio estratto dagli insegnamenti di Swami:

« Quando sei messo a dura prova a causa del tuo Karma, e permetti di lasciarti crocifiggere umiliando così il tuo orgoglio ed egoismo... sei unito alla Grande Croce di Cristo, che ha il potere di inchiodare l'"io" per far
RISORGERE il tuo Sé.
Le "PROVE DELLA VITA" ti danno la possibilità di confrontarti con le tue reazioni, per conoscere meglio i
tuoi limiti ed imparare a dominarli, superandoli. Se non hai questo atteggiamento mentale e spirituale perdi molte occasioni per il Risveglio del tuo Essere.
»              
                     (Swami Roberto)




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