mercoledì 3 febbraio 2016

Dalla Cina...

Un viandante cinese, stanco e sfinito da lunghe peregrinazioni, sedette sotto un albero per  riposarsi un po'.  Ma ignorava di aver preso stanza sotto l'Albero Divino: l'Albero della Preghiera che sale direttamente a Dio, giungendo ad esaudire ogni moto dell'animo.
Gli venne in mente che sarebbe stato ben piacevole potersi distendere su di un soffice letto per schiacciare un sonnellino.
Appena sorta in lui quest'idea, ecco comparirgli dinanzi un allettante giaciglio.
Piacevolmente sorpreso, il viaggiatore vi si distese beato.
Presto gli venne anche fame.
“Perché non chiedere pure qualcosa da buttar giù?”...
E subito si vide davanti quantità di cibi squisiti.
Allora pensò che sarebbe stato ben dolce avere accanto a sé una presenza che gli tenesse un po' di compagnia. E subito apparve al suo fianco una deliziosa fanciulla che prese a fargli vento con un ventaglio di piume.
Rinvigorito e saziato, il viandante cominciò a rimuginare su tutti quei singolari interventi.
Ma invece di render grazie, invece di riconoscere la potenza divina dell'Albero sotto cui riposava, si lasciò invadere dalla diffidenza e dal dubbio.
“Qui gatta ci cova”, pensò, “certo sono stato attirato in un tranello per servire da esca a qualche belva in agguato”.
Non appena ebbe formulato questo pensiero, si trovò chiuso in una gabbia in compagnia di una tigre che, senza tanti complimenti, se lo divorò.
Ciò insegna a popolare la mente di pensieri fiduciosi e pieni di speranza, non di presagi nefasti: capita spesso, infatti, che tanto gli uni quanto gli altri si avverino.
        (Leggenda cinese)