In uno strano villaggio abitavano tutti i tipi di animali ed ognuno si vantava del proprio talento.
C’era l’uccello che volava, il pesce nuotava, la talpa scavava... ma Tobia il cane annusava.
Ognuno poteva vantarsi di ciò che sapeva fare ma…non Tobia.
Lui era solito annusare tutto e tutti però gli altri non tolleravano questa sua caratteristica e spesso lo prendevano in giro.
Un giorno venne una carestia in quel villaggio.
I pesci iniziarono a cercare da mangiare sott’acqua ma non trovarono nulla.
Gli uccelli volando più in alto tentarono di avvistare qualcosa ma i loro tentativi furono vani.
La talpa si impegnò a scavare sempre più in profondità ma non c’era proprio nulla che si potesse mangiare.
Tobia col suo fiuto seguì una pista che lo condusse in un altro villaggio dove lui e gli animali potettero sfamarsi.
Da quel giorno nessuno lo prese più in giro perché tutti avevano capito che il suo fiuto era un dono e non un limite.
Morale : Il vero limite è non riuscire a riconoscere la bellezza che c’è nell’altro.
(Racconto di A. Sposito)