sabato 12 maggio 2018

Campo visivo

Questa mattina... che per me è un po' diversa dalle altre, visto che oggi è il mio compleanno :-) ... mi sono annotato una frase del filosofo Arthur Schopenhauer: “ogni uomo confonde i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo”.
Mentre la leggevo, mi è tornato in mente anche un aforisma orientale che, seppur in modo meno "serioso", tocca la stessa questione dicendo: “Una rana che vive in fondo a un pozzo giudica la vastità del cielo sulla base del bordo del pozzo”.

Ora... se per una rana vivere in fondo ad un pozzo non è un problema... per gli esseri umani il “pozzo” di una mentalità “ristretta” è una limitazione dalla quale conviene sicuramente evadere, per andare verso quegli spazi aperti dove si trovano le esperienze, i termini di confronto e le nuove informazioni che permettono di ampliare i propri personali orizzonti.
Però, per un credente questo passo non è ancora risolutivo... perché la nostra dignità spirituale è pienamente rispettata solo quando... rendendoci conto che l'intero universo altro non è che un immenso “pozzo” racchiuso nei confini infiniti dello spazio e del tempo... riusciamo a rivolgere il nostro sguardo anche a ciò che sta oltre.
E' questa la decisiva estensione del nostro "campo visivo": quella che ci fa orientare il tempo della nostra vita verso l' "Eterno Presente" di Dio.