
In modo analogo, l’ “anima” dell'umana pazienza [dalla radice latina "pati" (sopportare)] è proprio la capacità di essere costanti nei propri impegni e propositi, sopportando i “pesi” che sono costituiti sia dagli sforzi che bisogna sostenere... sia dal tempo che bisogna attendere affinché i risultati auspicati possano giungere a maturazione.
È proprio così: per realizzare la “seta” dei propri obiettivi esistenziali non si può prescindere dalla pazienza la quale, oltretutto, è anche una “collaboratrice” preziosa della prudenza, cioè di quella capacità di vivere in modo assennato... discernendo il proprio bene e tenendosi alla larga dagli inutili rischi che potrebbero nuocergli... che è una virtù spirituale così “attuale” nelle particolari circostanze che stiamo attraversando.