« La fede di ogni uomo è conforme alla sua indole ... L'uomo è fatto di fede: com'è la sua fede, così egli è.»(Bhagavadgītā 17,3)
Questo versetto orientale mi fa oggi pensare al termine greco “pístis”, che nel Nuovo Testamento viene usato per designare la fede in quanto risposta positiva data dall’essere umano alla Grazia (in greco “Cháris”), cioè all'Amore che ci è gratuitamente donato dal Padre nostro, e che possiamo riconoscere già a partire dal prendere coscienza che la Vita è l'essenziale Dono divino che si rinnova ad ogni respiro della nostra esistenza (*).
In questa prospettiva, “avere fede” significa accogliere con gratitudine questo Amore divino, nutrirsene, e poi fare anche il possibile per “condividerlo” con gli altri, praticando per esempio la comprensione e la compassione.
E’ infatti la capacità di essere caritatevoli verso il prossimo, il primario banco di prova per capire come “si è”… o, detto in altri termini, per capire se “si è fatti” della “fede che salva”.
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P.S: - Per chi desidera riflettere un po’ su questo argomento, suggerisco due piste di approfondimento che è possibile percorrere a partire dal Dizionario tematico del mio blog “Un mio viaggio nel soprannaturale, sulle impronte di Swami Roberto", cliccando questi link :
- Fede :
- (*) Vita