« Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo.» (Is 48,12)
Questa auto-definizione del Dio biblico, immortalata nel libro del profeta Isaia, è idealmente collegata al celebre versetto dell’Apocalisse nel quale l’Onnipotente si presenta dicendo “Io sono l’Alfa e l’Omega” (Ap. 1,8), e dunque definendo Sé stesso con la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco.
Assumendo i due estremi per indicare tutta la realtà che vi è compresa, il Padre Nostro esprime la sua Signoria su tutto ciò che esiste in questa dimensione… in una prospettiva “totalizzante” che ben si presta anche a rappresentare la divina Misericordia, che infatti rivolge il suo abbraccio compassionevole all’intera umanità, compresi quegli “ultimi” che nella società umana sono invece esclusi per svariati motivi morali, culturali, economici ecc...
Altrettanto inclusivo sia dei “primi” che degli “ultimi”... è chiamato ad essere il cuore compassionevole di chiunque voglia concretamente accogliere l’invito di Gesù, quando diceva “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36).
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« Dio è l’unico che non esclude nessuno dal Suo Regno, mentre noi escludiamo chi non ci fa comodo, la società esclude chi non è più in grado di produrre…
Cerca di capirlo fino in fondo, per non escludere da te la capacità di amare.»
(Swami Roberto)*
*tratto dal Libro “Un raggio di Luce sulla Via verso la Meta”, 2001 Torino, p.202.