domenica 5 marzo 2023

Fiducia "attiva"...

In un passo di Isaia, il Signore dice: « Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nell’abbandono confidente in me sta la vostra forza » (Is 30:15).

Per non fraintendere... questo “abbandono confidente”  non va interpretato passivamente, come se non si dovesse far altro che affidarsi a Dio che poi pensa a tutto Lui, perché una fondamentale componente della Fede è sempre e comunque l'impegno a fare del proprio meglio per collaborare attivamente con il Signore, nella volontà di mettere a frutto l'Aiuto che Lui può donarci attraverso le sue infinite vie (cf. Is. 55,8).
Così, se per esempio ci si immagina l'umana esistenza come un viaggio per mare... l'“abbandono confidente” in Dio non esonera dalla responsabilità di fare personalmente tutto il necessario per esprimere al meglio le proprie “capacità di navigazione”, evitando così di chiedere al Signore di fare... ciò che invece si è chiamati a fare da se stessi.

Inoltre, l'Aiuto Divino non va nemmeno immaginato come se Dio dovesse necessariamente far scomparire qualsiasi avversità che si trovi sulla “rotta” del credente che Gli chiede aiuto... perché, per esempio, nella propria vita si può anche incontrare una “tempesta” che svolge un “ruolo” karmico (*), e che si è pertanto chiamati ad affrontare proprio al fine di migliorare la propria capacità di "governare” le alterne vicende della vita anche nei momenti meno propizi.
In quel caso, l'Aiuto del Padre nostro può manifestarsi non soltanto nel sostegno fornito per fronteggiare la prova karmica, ma anche nelle informazioni divine che... al momento giusto... possono venire provvidenzialmente donate per consentire di operare le correzioni di rotta che si rendono necessarie per tenersi alla larga da quegli “scogli” che altrimenti provocherebbero il peggio.

Ecco allora che “l'abbandono confidente in Dio” che dona l'autentica forza... è nella Fede di chi si dà da fare per collaborare al meglio con il Signore, e quindi si adopera anche per dare pieno accoglimento alla Sua Divina Parola, traducendoLa in quei coerenti comportamenti di vita attraverso i quali prendono forma i “cambiamenti di direzione” che permettono di oltrepassare indenni le “tempeste” karmiche... e quindi di continuare il proprio percorso rivolto al porto della Salvezza.

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Nel mio blog "Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto", vedi i termini:
Fede
(*) Karma.

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Su questo argomento vedi anche il post: "Abbandonarsi... senza adagiarsi"