sabato 5 giugno 2010

Abbandonarsi... senza adagiarsi

Di fronte alle imprevedibili e sempre nuove prove della vita... è risaputo quanto sia importante sapersi abbandonare in Dio, per attingere da Lui aiuto e consolazione.
Però... tantissimi confondono l'abbandonarsi con l'adagiarsi, e così indulgono in un atteggiamento di passiva attesa... che Dio faccia tutto Lui... da solo.
Nello spazio compreso tra queste due parole... abbandonarsi e adagiarsi... risiede uno dei più grandi equivoci in cui incorrono tanti credenti delle varie religioni, nell'ambito del loro personale rapporto con Dio.
Si tratta di un “moderno” malinteso che “riavvolge il nastro” di millenni di storia umana e fa ripiombare schiere di odierni fedeli in una condizione analoga al fatalismo con cui i loro antenati religiosi interpretavano la propria vita, riconducendone i destini ad un cieco ed inesorabile volere degli Dei.

In realtà, l'abbandono in Dio non ha nulla a che fare con la passività, o con la rassegnazione... e neanche con la comodità di chi sta seduto sul divano di casa aspettando che la “manna piova dal cielo”.
Intendere l'abbandono in Dio come un “aspettare quel che capita”... significa fra-intendere.
Così facendo, ci si getta tra le braccia dell'apatia e dell'inedia.

Invece, chi si rivolge con amore confidente all'Eterno Padre nell'attiva volontà di affidarsi totalmente a Lui, vive l'autentico abbandono in Dio... che lo porterà a mettere in moto ogni sua risorsa interiore per affrontare in modo positivo le prove della vita.
Ecco la persona spirituale: pronta a lottare con ogni sua forza per assecondare gli afflati della speranza, coraggiosa nel disegnare i suoi obiettivi e al contempo spiritualmente matura per non ipotecare a propria misura i piani provvidenziali dell'Eterno Padre, e quindi per non opporsi ad essi.

Sì... gettarsi tra le braccia di Dio significa compiere un atto di piena e attiva volontà per “abbandonare”... cioè per “lasciare definitivamente”... le lusinghe dell'ego con i suoi calcoli, le sue fisse, le sue paure, ed i suoi comodi... tra i quali quello di adagiarsi.
Ecco la strada per riuscire ad accettare spiritualmente ciò che il futuro riserva, affrontando le prove della vita nella consapevolezza che l'esistenza umana si svolge secondo un piano karmico intrecciato con la Misericordia del Padre...
Questa è la via dell'abbandono in Dio, l'Amore perfetto che risponde alla buona volontà di quanti VOGLIONO farsi abbracciare da Lui.