Una significativa messa a fuoco del “volto” della Divina Misericordia, può essere ottenuta anche a partire dai due termini ebraici che nell'antica tradizione biblica ne definiscono i due aspetti fondamentali:
Uno è il termine rahamîm, usato per designare l'Amore “viscerale” con cui Dio ci ama...
mentre l'altro è il termine hesed, che designa il Divino Amore anche nella sua espressione di perfetta fedeltà.
Biblicamente parlando, sono questi i due fondamentali caratteri della Divina Misericordia, ovvero dell'Amore del Signore “visceralmente” rivolto a noi e incessantemente fedele, a prescindere dall'umana infedeltà.
Quando ciò accade... è proprio per rispettare la libertà di questa persona che allora il Padre nostro le manifesta il Suo Amore misericordioso, immutabilmente fedele, concedendole di affrontare le esperienze esistenziali che karmicamente [a] potranno darle l'opportunità... di “imparare” a crescere nella capacità di amare e al contempo anche di accogliere, e non più rifiutare, l'Amore Divino.
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[a] Per riflettere sulla peculiare concezione cristiana-ramirica di karma, nel mio blog "Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto" puoi seguire una pista di approfondimento che parte dal termine “karma” (nel Dizionario tematico)