venerdì 19 giugno 2015

Pensieri... "a caldo"

Visto che la tutela dell'ambiente è un tema vitale e sempre più improrogabile, con il quale chiunque ha la responsabilità spirituale di confrontarsi, ogni voce che fa opera di sensibilizzazione e contribuisce al dibattito va accolta con favore... tanto più se si tratta di una voce pronunciata da un pulpito che raggiunge le folle, com'è il caso dell'Enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco.
Pur se non è mia intenzione aggiungermi alle frotte di commentatori che già si stanno sbizzarrendo... e neanche di sostituirmi alle autonome valutazioni che ciascuno, cattolico o non, può fare leggendone il testo... una rapida lettura delle sue pagine mi ha però fatto tornare in mente un argomento che ho recentemente affrontato in questo mio diario.
Solo qualche giorno fa scrivevo infatti che gli insegnamenti di Swami Roberto... riguardo al concetto di Dio Padre e Madre, e sul tema del sacerdozio femminile... lo rendono un “corridore in fuga” rispetto a molti altri cristiani suoi "inseguitori"  e, neanche a farlo apposta, mi ritrovo questa sera a ribattere sul “ferro ancora caldo”, dopo essermi trascritto alcune righe dell'Enciclica papale.
Ad un certo punto, Papa Bergoglio scrive infatti : « I Vescovi del Brasile hanno messo in rilievo che tutta la natura, oltre a manifestare Dio, è luogo della sua presenza. In ogni creatura abita il suo Spirito vivificante che ci chiama a una relazione con Lui. La scoperta di questa presenza stimola in noi lo sviluppo delle “virtù ecologiche” ».
Poiché funge da stimolo delle “virtù ecologiche” dei fedeli cattolici, ben venga la “scoperta” di questo principio che comunque già da sempre... posso felicemente sottolinearlo...  è fondamento teologico del cristianesimo ramirico, il cui Pensiero riconosce la presenza del divino Spirito vivificante in ogni forma vivente della natura, in quanto "abitata" da Cristo.

« Quando l'uomo spirituale realizza che la Vita è Dio, può adorarLo anche in un filo d'erba. 
Non avrà più importanza la forma, ma solo l'Essenza. »
       (Swami Roberto) 

Però, penso io, chissà perché questo concetto insegnato da Swami... ovvero il fatto che la natura non è soltanto la manifestazione di Dio ma, ben di più, “il luogo della sua presenza” (com'è stato detto, per l'appunto, anche dai Vescovi brasiliani citati dal Papa)... ha indotto in passato alcuni "osservatori" cattolici ad affibbiare alla mia Chiesa Anima Universale l'etichetta di “panteismo” (dal gr. pân ‘tutto’ e theós ‘Dio’).
A rigor di logica, questi "osservatori" si trovano oggi di fronte ad un bivio:
- O adottano “due pesi e due misure”, valutando come "ortodossa" la “scoperta” cui fa riferimento Papa Bergoglio... e continuando invece a considerare come una "deriva" cristiana panteista l'uguale concetto insegnato da Swami Roberto
- Oppure, affibbiano la stessa etichetta di panteismo anche ai Vescovi brasiliani e al Papa che li ha citati... il che, ovviamente, non accadrà mai.

Esisterebbe in realtà anche una terza ipotesi...
Questi “osservatori” potrebbero ammettere di essersi sbagliati, riconoscendo che questo concetto teologico di Anima Universale è un'anticipazione pluri-decennale di ciò che oggi dice il Papa ma... mentre sto scrivendo questo pensiero... mi dico che già solo il fatto di pensarlo è di un ottimismo esagerato.

Non mi resta cosi' che tornare alla realtà e, visto che sono in tema, concludo questi miei pensieri "a caldo" con un estratto dalla mia personale "enciclica sull'ambiente" costituita, ovviamente, dagli insegnamenti forti e chiari del corridore in fuga Swami Roberto:

« Dio è l'unico Signore dell'universo, e troppi se ne stanno dimenticando… 
L'inquinamento avanza, lo smog ci annienta, i virus aumentano… 
Molte persone diventano sempre più cieche, insensibili, e sorde... nell'anima. 
L'umanità deve riscoprire il rispetto per l'ambiente smettendo di distruggerlo per ignoranza o per eccesso di sfruttamento a fine egoistico-economico. 
Se ti allontani dall'Amore diventi inferiore al più primitivo degli animali e purtroppo, a differenza di esso, “sporchi” il tuo mondo e avvelenandolo uccidi i figli dei tuoi figli. » 
       (Swami Roberto, tratto dal libro "Un raggio di Luce sulla via verso la Meta", pubblicato nel 2001)