La circostanza che, nella celebrazione della funzione religiosa domenicale, siamo infatti passati dall'area quadrata del chiostro a quella circolare del Tempio (come ben si può vedere dalla foto aerea qui a lato), mi ha fatto venire in mente un significato simbolico riscontrabile nella storia delle religioni: la relazione tra il quadrato che rappresenta la terra-manifestazione di Dio... ed il cerchio che rappresenta il Cielo-unità di Dio.
Gerusalemme, Chiesa della dormizione di Maria: Mosaico con i 3 cerchi che rappresentano la Trinità |
Oppure, passando all'iconografia cristiana, il cerchio mi ricorda il simbolo dell’Eternità... collegato al simbolo della Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, rappresentata dai tre cerchi uniti tra loro.
Il quadrato si trova poi nella pianta quadrata della Gerusalemme Celeste, a significare la stabilità della perfezione, in una forma ripresa poi dall'arte medievale per incorniciare la figura umana con le braccia tese a croce ed i piedi uniti che, ricollegandosi alle rappresentazioni di Cristo, funge da punto di riferimento per i calcoli di costruzione delle chiese del periodo cosiddetto “romanico”.
Questi geometrici pensieri mi stimolano adesso ad aprire, sullo schermo del mio computer, la videata di un disegno del capolavoro di Leonardo noto come l'uomo di Vitruvio...
Questa immagine mi fa ricordare un Darshan di alcuni anni fa, nel quale Swami ci condusse ad esplorare "profondità vertiginose", ben oltre la già mirabile intuizione artistica espressa dal genio da Vinci:
In quell'occasione, infatti, Swami dapprima iniziò ad illustrare ai presenti il significato simbolico di questo celebre dipinto, quale rappresentazione del percorso di elevazione di un credente che, alla sequela di Cristo, passa dal “quadrato” del suo corpo fisico “messo in croce” dai limiti della forma, al "cerchio" della sua resurrezione interiore...
Poi, andando ancora oltre, l'insegnamento di Swami fece tra l'altro “emergere” la figura del pentagono... ovvero la “porta” attraversata nel momento topico in cui la Grazia di Cristo (rappresentata dai 5 vertici del pentagono che simboleggiano le 5 ferite della crocifissione) conduce il discepolo verso la perfezione della resurrezione... in un passaggio di cui vi ho già peraltro parlato nell'articolo “Le 12 porte”.
Oggi... è proprio questo numero biblicamente fondamentale, il 12, a “parlarmi” delle 12 tribù di Israele... e poi dei 12 discepoli che, riuniti ai piedi di Gesù sul Monte delle beatitudini, Lo ascoltano pronunciare l'alleanza “nuova”, dopo che Mosè sul Monte Sinai aveva ricevuto quella antica.
Ebbene... pensando al Monte, io adesso mi ritrovo proprio nel cuore del Monastero di Leinì, dove si erge la Cupola... che nel simbolismo religioso del Nuovo Testamento rappresenta il Monte sul quale la presenza della sfera divina entra in contatto con la storia umana.
Proprio qui, nella Cupola-Monte di Anima Universale... nel cuore della casa del Sacro Rabme, simbolo pentagonale dei cristiani ramirici... si trova il “tesoro” al quale mi ha condotto la mappa di “geometria sacra” che oggi ho percorso insieme a voi.
Puntata successiva: Pienezza... e Perfezione
Torna all'indice: "Autoscatti sulla mia fede"