« Un discepolo andò dal suo Maestro e gli disse: “Maestro, voglio trovare Dio”.
Il Maestro sorrise. E siccome faceva molto caldo, invitò il giovane ad accompagnarlo a fare un bagno nel fiume.
Il giovane si tuffò, e il Maestro fece altrettanto. Poi lo raggiunse e lo agguantò, tenendolo a viva forza sott'acqua.
Il giovane si dibatté alcuni istanti, finché il Maestro lo lasciò tornare a galla. Quindi gli chiese che cosa avesse più desiderato mentre si trovava sott'acqua.
“L'aria”, rispose il discepolo.
“Desideri Dio allo stesso modo?”, gli chiese il Maestro. “Se lo desideri così, non mancherai di trovarlo. Ma se non hai in te questa sete ardentissima, a nulla ti gioveranno i tuoi sforzi e i tuoi libri. Non potrai trovare la fede, se non la desideri come l'aria per respirare”».
L'odierna immersione nelle “acque” :-) di questo apologo, che evidentemente stimolano una riflessione sul “fiume” della fede... mi fa peraltro pensare anche ad un ulteriore risvolto, suggerito proprio dall’immagine metaforica usata dall’autore:
Della vitale importanza dell'aria pura da poter respirare, umanamente si è più consapevoli quando ci si trova a dover affrontare delle difficoltà karmiche che “la fanno mancare”, accrescendo il senso della sua necessità.
Così... una delle vie per “sollecitare” la propria fede (oltre che per accrescere l'andatura del proprio cammino spirituale) consiste nel lavorare interiormente per imparare a riconoscere, con gratitudine, la vitale importanza dell’ “aria” divina... senza dover necessariamente attendere che ci siano delle circostanze karmiche che tengono con “la testa sott'acqua”.
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- Per tuffarvi nei "fiumi" della Fede, e del concetto cristiano-ramirico di Karma, potete entrare nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, cliccando questi link:
- Fede
- Karma - A proposito di Gratitudine, in questo blog puoi vedere anche il post “Memoria del cuore”