« Potremmo dir molte cose e mai finiremmo; ma per concludere: "Egli è tutto!".
Come potremmo avere la forza per lodarlo?
Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.»
(Siracide, 43,27)
Questo versetto biblico esprime un concetto semplice ma nient’affatto scontato… perché nel pianeta religioso c’è anche chi crede che Dio “è tutto”… dimenticando però che Lui, al contempo, è anche “al di sopra di tutte le sue opere”, con le quali non deve pertanto essere confuso.
Infatti il Padre nostro è “in” tutto ciò che esiste ma, allo stesso tempo, è anche diverso da tutto ciò che materialmente esiste in questo universo… in una unità di immanenza e trascendenza che per esempio può essere riscontrata anche in questo antico versetto delle orientali Upanishad
“Egli muove, ma non si muove; è lontano e insieme vicino; sta al di dentro di tutti e sopra ogni cosa.” (Īsā Upanishad, vers 5)
E per chiudere il cerchio di collegamento tra la tradizione occidentale e quella orientale :-) ... basta far ritorno al biblico libro della Sapienza per leggere anche: «Se, stupiti per la bellezza degli elementi cosmici, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore il loro Signore, perché li ha creati lo stesso autore della bellezza» (Sap. 13,3).
---
P.S: - Su questo argomento, puoi vedere anche il post “La spaccata”