Mentre per le tentazioni più evidenti l’aiuto del Padre nostro si “innesta” sullo sforzo della nostra buona volontà, che dobbiamo cercare di mettere in atto al meglio possibile, con impegno e perseveranza, al fine di respingerle… ci sono poi anche delle tentazioni per le quali, invece, la nostra volontà ha un ruolo diverso.
Mi riferisco a quelle che non ci invitano “grossolanamente” nella direzione sbagliata, ma invece si presentano ai nostri occhi in modo subdolo, per esempio camuffate con una parvenza di "innocuità".
Per fronteggiare queste tentazioni “mascherate”, una primaria volontà da mettere in atto è quella di chiedere con fede al Padre nostro di non abbandonarci alla tentazione anche nel senso di aiutarci a riconoscerla.
Poi... per maturare il discernimento necessario a contrastarla bisogna anche “volere” ascoltare la Sua Risposta a questa nostra preghiera...
Essa prende forma in ogni Insegnamento spirituale che il Suo Verbo Divino manifesta nel presente della nostra vita, affinché noi possiamo accoglierLo, elaborarLo e interiorizzarLo.
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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi seguire una pista di riflessione che parte dalla voce “preghiera”