“Dai tempo al tempo” è un proverbiale modo di dire che esorta a non “forzare i tempi”, cioè a manifestare pazienza ed equilibrio nelle proprie azioni ed aspettative.
Così come in natura esiste infatti un certo tempo necessario alla maturazione dei frutti... anche nella nostra esistenza bisogna saper pazientemente attendere i tempi necessari a far sì che possano “maturare” le situazioni che auspichiamo.
E poiché... a differenza di quanto avviene per gli esseri viventi del regno vegetale... i processi di maturazione delle nostre vicende esistenziali si svolgono secondo una tempistica “intrecciata” con il nostro percorso karmico (*) e quindi dipendente anche dal modo in cui usiamo la nostra libertà... non dobbiamo preoccuparci di “mettere fretta” al tempo, quanto invece di impegnarci a fare al meglio possibile ciò che ci compete, con buona volontà e perseveranza, affinché le nostre aspirazioni possano concretizzarsi.
Da questa peculiare prospettiva il tempo che passa non va pertanto riempito con una nervosa impazienza, ma va invece vissuto come un'opportunità della quale usufruire al meglio possibile... per compiere il lavoro interiore necessario a renderci pronti a beneficiare dei frutti che la Provvidenza di Dio pone sul nostro cammino nel momento che per noi è “karmicamente” giusto... ovvero quando anche la nostra interiorità è “maturata” al punto tale da poterli e saperli raccogliere.
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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi seguire due piste di approfondimento che partono da queste voci del Dizionario tematico:
(*) Karma
Provvidenza