« L'invidia somiglia alla gramigna, che mai non muore, e dappertutto alligna ».Riconoscere la veridicità di questo proverbio popolare... implica anche l'assunzione del compito che conseguentemente ne deriva:
Se ci si rende infatti conto che questa “gramigna che dappertutto alligna” potrebbe in qualche modo insidiare anche la propria interiorità... allora bisogna includere nei propri esercizi spirituali anche l'introspezione volta ad estirpare sul nascere ogni sua eventuale traccia... lottando contro quel “solito” egoismo che è all'origine di ogni invidiosa inclinazione a “patire” per il bene degli altri.
E' anche impegnandosi in questo lavoro di “bonifica” interiore... che è poi possibile coltivare proficuamente quell'amore del prossimo che, all'opposto dell'invidia, gioisce per il bene altrui.
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« L’invidia è un demone che tenta di demolire l’invidiato, ma non sempre ci riesce… invece, con estremo successo, distrugge l’invidioso.
Fai attenzione a non assecondare mai l’invidia verso qualcuno,
altrimenti ti rovina la vita.»
(Swami Roberto)
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In questo blog vedi anche il post: "Il cuore lieto fa bene al corpo (Pr 17,22)"