(Siracide 14,8)
Gli invidiosi che “disprezzano la vita altrui” sono sovente delle persone che, essendo profondamente insoddisfatte della propria vita, esprimono la propria frustrazione attraverso quell'invidia che... da questa prospettiva... costituisce una sorta di ammissione di mediocrità.
All’opposto, saper gioire delle gioie altrui è un segno della bontà d'animo e della “pienezza” di vita di chi riesce a liberare il potenziale d'amore che è insito nel proprio Sé spirituale.
Percorrere questa via gioiosa... spezzando le “catene” di egoismo, avidità ed invidia... porta in dono la capacità di vivere la felicità del prossimo come “sorgente” della propria felicità.
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« La felicità? È poter vedere le persone contente. Soprattutto se quella gioia nei loro volti porta la tua firma ».
(Swami Roberto)
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A proposito di felicità, in questo blog puoi vedere i post :
Fermarsi e Ascoltarsi
C'è più felicità...
Senza una coscienza appagata...