I preparativi (Testo tratto dal nostro libro "Appunti di vita di Baba Fulgenzio")
Il mattino di giovedì, nel Villaggio pullulante di svariate attività, i bambini sono ovviamente al centro dell’attenzione di tutti. Noi ramia siamo intenti ad addobbare la Chiesa e l’ostello con interminabili strisce di bandierine colorate, e da lontano scorgiamo il gruppetto dei bimbi che giocano sul cortile di fronte alla casa-famiglia. Ci giunge nitido quel vivace vociare e torniamo un po’ tutti bambini: verrebbe voglia di unirsi ai loro giochi, per stare in così allegra compagnia.
Da parte di tutti i volontari è però d’obbligo la discrezione; è importante lasciare che i fanciulli vivano indisturbati la presa di contatto con la realtà del Villaggio. Fin quando, inaspettatamente, baba Fulgenzio ci viene vicino, sfoggiando il sorriso di chi ben sa di darci una notizia graditissima: i piccoli per un paio di giorni mangeranno insieme a noi. Saranno ospiti all’ostello in attesa che la cucina della casa-famiglia acquisti la sua piena funzionalità.
All’ora di pranzo, la tavolata dell’ostello si riempie con i Don, i volontari, le suore e i bambini. Baba Fulgenzio, al centro della sala, è il ritratto della felicità, colmo di quella serenità che fa capolino soltanto nei momenti della vita in cui si è consapevoli di aver realizzato gli obiettivi per i quali si è lungamente combattuto… e sofferto!
Tutti i commensali sono colpiti dal rispetto con il quale i bambini porgono alle suore un piccolo bicchiere, per ricevere la loro dose di acqua. Quel semplice gesto, vissuto con tanta attenzione, è una lezione di vita vissuta, e ci trasmette distintamente il sommo significato che attribuiscono ad una risorsa indispensabile, che in questa terra d’Africa contiene in sé l’inestimabile valore insito in ciò che è necessario per sopravvivere.
Il pomeriggio ed i giorni seguenti trascorrono nei preparativi: i volontari si sparpagliano in vari gruppetti, occupandosi delle incombenze assegnate da padre Fulgenzio.
Noi ramia siamo stati incaricati di riordinare l’ala della scuola donata da Anima Universale al Villaggio della Gioia;
...a lato della porta d’ingresso avvitiamo anche l’apposita targa che padre Fulgenzio ci ha fatto realizzare a memoria della grande generosità di tante famiglie di Anima Universale che hanno reso possibile questa opera di solidarietà.
Sulla targa insieme al nostro logo campeggia ben visibile la scritta «Dio è l’Amore che tutto realizza… e chi ama può l’impossibile». Sono parole scritte dal fondatore di Anima Universale, Swami Roberto, che coincidono con la vita di padre Fulgenzio.
(Fine 6^ parte - continua)
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