Rivolgendosi esplicitamente “ad alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri”, Gesù fa capire che alla Sorgente della Divina Misericordia attingono quanti, alla maniera di quel pubblicano, sono realisticamente consapevoli dei propri limiti ed errori e sono quindi capaci di invocare, con fede umile e sincera, l'Amore misericordioso di Dio... e non invece coloro che, alla maniera di quel fariseo, orgogliosamente si esaltano davanti a Lui, sentendosi presuntuosamente superiori agli altri.
Ebbene sì: l'Amore misericordioso di Dio non è una ricompensa per la nostra buona condotta (o presunta tale), quanto invece un fondamentale aiuto per crescere nella capacità di amare e di praticare la bontà sempre più e sempre meglio... in una prospettiva nella quale sapersi “umiliare” (nel senso di saper riconoscere con onestà interiore le proprie imperfezioni) è la via per essere “esaltati” agli occhi del Padre nostro.
---
“Il Signore non ti è accanto perché sei una persona buona, ma per farti buono.”
(Swami Roberto)
---
Per riflettere sul tema spirituale della Divina Misericordia, in questo blog puoi rivisitare anche i post:
- Una pagina « scabrosa » del Vangelo